How To Shine è il titolo del nuovo album del cantautore del New Mexico Jaime Michaels, il dodicesimo della sua carriera, prodotto da Jono Manson.
Ad accompagnare Jaime (voce e chitarra), troviamo il tastierista Jason Crosby (Jackson Browne), lo steel player Jon Graboff (Ryan Adams & the Cardinals), il bassista Ronnie Johnson (James McMurtry), il batterista Paul Pearcy e altri ospiti, come Andrew Hardin, Clark Gayton, Paolo Ercoli e lo stesso Jono Manson. Undici nuove ballate, alcune delle quali scritte a quattro mani con i cantautori Jeff Talmadge e Annie Wenz. L’album contiene anche una suggestiva versione de Il Pescatore di Fabrizio De André, che prosegue il percorso cominciato nel disco precedente, If You Fall (2019), dove aveva tradotto Rimmell di Francesco De Gregori.
Ad accompagnare Jaime (voce e chitarra), troviamo il tastierista Jason Crosby (Jackson Browne), lo steel player Jon Graboff (Ryan Adams & the Cardinals), il bassista Ronnie Johnson (James McMurtry), il batterista Paul Pearcy e altri ospiti, come Andrew Hardin, Clark Gayton, Paolo Ercoli e lo stesso Jono Manson. Undici nuove ballate, alcune delle quali scritte a quattro mani con i cantautori Jeff Talmadge e Annie Wenz. L’album contiene anche una suggestiva versione de Il Pescatore di Fabrizio De André, che prosegue il percorso cominciato nel disco precedente, If You Fall (2019), dove aveva tradotto Rimmell di Francesco De Gregori.
C’è sempre stata musica nella vita di Jaime, sin da giovanissimo, da quando lo zio Joe gli insegnò i primi accordi al pianoforte a quando iniziò a cantare nel coro della sua chiesa. Ma furono soprattutto i dischi dei Kingston Trio, Peter Paul e Mary e Bob Dylan a formarlo fino all’incontro con il folksinger di Boston Tom Rush che gli fece amare il mestiere di cantautore.
La carriera di Jaime continuò tra i bar e i pub di Boston e Cambridge, dove aprì concerti di musicisti del calibro di Dave Von Ronk, Doc Watson, Livingston Taylor, Jonathan Edwards etc. Negli Anni 80 arrivò la svolta rock dando vita a una band nel South Carolina chiamata The Truly Dangerous Swamp Band, aprendo i concerti sempre di artisti molto blasonati quali Bonnie Raitt, Little Feat, Delbert McClinton etc.
Negli Anni 90 lasciò il mondo del rock’n’roll per tornare al suo primo amore: la musica acustica e nel 1997 si trasferì a Santa Fe dove cominciò seriamente la sua carriera da songwriter. In questi vent’anni ha registrato dodici dischi da solista e ogni lavoro è una sintesi di tutte le sue esperienze musicali e di ogni incontro fatto lungo la strada.
Nel 2011 pubblica The Man with the Time Machine che vince il premio di album dell’anno al New Mexico Music Awards. Vittoria che si ripete anche col successivo Unknown Blessing. Nel 2016 viene alla luce Once Upon a Different Time, prodotto sempre da Jono e pubblicato dall’etichetta italiana Appaloosa Records. Il nuovo disco viene accolto molto positivamente dalla critica e rimane per 4 mesi nella Top Ten della prestigiosa classifica Americana del circuito delle radio folk e riceve molti premi e riconoscimenti venendo eletto miglior album dell’anno nella categoria singer/songwrirers.
La musica di Jaime Michaels è sempre in bilico tra il folk e il rock, tra l’acustico e l’elettrico. Si ispira a Paul Simon, Bob Dylan, The Beatles, John Prine e Townes Van Zandt. In questi giorni sta lavorando a una ri-registrazione di In My Home, insieme a musicisti e cantanti provenienti da Stati Uniti, Italia, Ucraina e Uzbekistan che farà parte del secondo volume di Yayla, doppio cd che verrà pubblicato Appaloosa Records e Centro Astalli il prossimo 20 giugno in occasione della giornata internazionale dei rifugiati.
Jaime Michaels arriverà in Italia a fine maggio, armato della sua inseparabile vecchia Taylor, e sarà accompagnato per tutto il tour dal polistrumentista Paolo Ercoli (dobro, mandolino, steel guitar) e in alcune date dal pianista e fisarmonicista Radoslav Lorkovic (Jimmy LaFave, Asleep at the Wheel, Greg Brown). Il prossimo 28 maggio tornerà a esibrsi al Townes Van Zandt International Festival.
La carriera di Jaime continuò tra i bar e i pub di Boston e Cambridge, dove aprì concerti di musicisti del calibro di Dave Von Ronk, Doc Watson, Livingston Taylor, Jonathan Edwards etc. Negli Anni 80 arrivò la svolta rock dando vita a una band nel South Carolina chiamata The Truly Dangerous Swamp Band, aprendo i concerti sempre di artisti molto blasonati quali Bonnie Raitt, Little Feat, Delbert McClinton etc.
Negli Anni 90 lasciò il mondo del rock’n’roll per tornare al suo primo amore: la musica acustica e nel 1997 si trasferì a Santa Fe dove cominciò seriamente la sua carriera da songwriter. In questi vent’anni ha registrato dodici dischi da solista e ogni lavoro è una sintesi di tutte le sue esperienze musicali e di ogni incontro fatto lungo la strada.
Nel 2011 pubblica The Man with the Time Machine che vince il premio di album dell’anno al New Mexico Music Awards. Vittoria che si ripete anche col successivo Unknown Blessing. Nel 2016 viene alla luce Once Upon a Different Time, prodotto sempre da Jono e pubblicato dall’etichetta italiana Appaloosa Records. Il nuovo disco viene accolto molto positivamente dalla critica e rimane per 4 mesi nella Top Ten della prestigiosa classifica Americana del circuito delle radio folk e riceve molti premi e riconoscimenti venendo eletto miglior album dell’anno nella categoria singer/songwrirers.
La musica di Jaime Michaels è sempre in bilico tra il folk e il rock, tra l’acustico e l’elettrico. Si ispira a Paul Simon, Bob Dylan, The Beatles, John Prine e Townes Van Zandt. In questi giorni sta lavorando a una ri-registrazione di In My Home, insieme a musicisti e cantanti provenienti da Stati Uniti, Italia, Ucraina e Uzbekistan che farà parte del secondo volume di Yayla, doppio cd che verrà pubblicato Appaloosa Records e Centro Astalli il prossimo 20 giugno in occasione della giornata internazionale dei rifugiati.
Jaime Michaels arriverà in Italia a fine maggio, armato della sua inseparabile vecchia Taylor, e sarà accompagnato per tutto il tour dal polistrumentista Paolo Ercoli (dobro, mandolino, steel guitar) e in alcune date dal pianista e fisarmonicista Radoslav Lorkovic (Jimmy LaFave, Asleep at the Wheel, Greg Brown). Il prossimo 28 maggio tornerà a esibrsi al Townes Van Zandt International Festival.
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