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Nato a Zagabria, nel 1958, Radoslav viene avviato alla musica dalle sue due nonne: la nonna materna Antonija, cultrice di canti popolari croati, sloveni e cechi e la nonna paterna, la grande Melita Lorkovic, pianista classica di fama internazionale.
Radoslav si trasferisce negli Stati Uniti all'età di sei anni: qui, all’età di quattordici anni scopre il blues ed a venti comincia ad accompagnare in tournée Bo Ramsey e gli Sliders, esperienza, il che gli consente di addentrarsi ancor più profondamente nel cuore del blues; Howlin' Wolf, Muddy Waters e Little Walter diventano così dei suoi punti di riferimento.
In seguito, a Lorkovic e Ramsey si affianca Greg Brown, segnando un altro momento di crescita per la propria identità musicale: contemporaneamente, Lorkovic comincia a guardare anche a sud, verso i suoni poliritmici del Professor Longhair e di James Booker, complice anche l’avvio della pratica sulla fisarmonica - che va ad aggiungersi alla tastiera, suo strumento principale - il che lo porta ad avvicinarsi al Tex-Mex ed allo Zydeco.
Attingendo ad una moltitudine di influenze che vanno dai più complessi stili classici e jazz al blues, al linguaggio popolare del country e del soul, Radoslav Lorkovic ha sviluppato una gamma musicale straordinariamente ampia, percorso culminato nella pubblicazione di dieci album solisti, acclamati dalla critica e in numerose collaborazioni con artisti tra cui Odetta, Jimmy LaFave, Ribbon of Highway Woody Guthrie Tribute, Greg Brown, Richard Shindell, Ellis Paul, Ronny Cox, Dave Moore, Andy White e Bo Ramsey, divenendo un musicista di spessore internazionale. Comincia così ad esibirsi sempre più spesso all’estero, non solo in America, ma anche in Europa: in particolare, ha sviluppato un rapporto straordinariamente prolifico con l’Italia, suonando in diversi contesti prestigiosi e maturando varie collaborazioni con artisti e realtà musicali di casa nostra.
In questo contesto vede la luce, nel 2018, quello che è al momento la sua ultima registrazione da studio, “The Po, The Missisipi”, che ricalca la sua formazione eclettica e multiculturale oscillante tra Europa e Stati Uniti, oltre a ribadire il suo amore per l’Italia, sancito anche dalla produzione del disco stesso da parte dell’etichetta italiana Appaloosa.
Le esibizioni di Radoslav Lorkovic sono un favoloso caleidoscopio di suoni provenienti da vari mondi ed orizzonti, che vi coinvolgeranno in un viaggio avvincente.
Radoslav si trasferisce negli Stati Uniti all'età di sei anni: qui, all’età di quattordici anni scopre il blues ed a venti comincia ad accompagnare in tournée Bo Ramsey e gli Sliders, esperienza, il che gli consente di addentrarsi ancor più profondamente nel cuore del blues; Howlin' Wolf, Muddy Waters e Little Walter diventano così dei suoi punti di riferimento.
In seguito, a Lorkovic e Ramsey si affianca Greg Brown, segnando un altro momento di crescita per la propria identità musicale: contemporaneamente, Lorkovic comincia a guardare anche a sud, verso i suoni poliritmici del Professor Longhair e di James Booker, complice anche l’avvio della pratica sulla fisarmonica - che va ad aggiungersi alla tastiera, suo strumento principale - il che lo porta ad avvicinarsi al Tex-Mex ed allo Zydeco.
Attingendo ad una moltitudine di influenze che vanno dai più complessi stili classici e jazz al blues, al linguaggio popolare del country e del soul, Radoslav Lorkovic ha sviluppato una gamma musicale straordinariamente ampia, percorso culminato nella pubblicazione di dieci album solisti, acclamati dalla critica e in numerose collaborazioni con artisti tra cui Odetta, Jimmy LaFave, Ribbon of Highway Woody Guthrie Tribute, Greg Brown, Richard Shindell, Ellis Paul, Ronny Cox, Dave Moore, Andy White e Bo Ramsey, divenendo un musicista di spessore internazionale. Comincia così ad esibirsi sempre più spesso all’estero, non solo in America, ma anche in Europa: in particolare, ha sviluppato un rapporto straordinariamente prolifico con l’Italia, suonando in diversi contesti prestigiosi e maturando varie collaborazioni con artisti e realtà musicali di casa nostra.
In questo contesto vede la luce, nel 2018, quello che è al momento la sua ultima registrazione da studio, “The Po, The Missisipi”, che ricalca la sua formazione eclettica e multiculturale oscillante tra Europa e Stati Uniti, oltre a ribadire il suo amore per l’Italia, sancito anche dalla produzione del disco stesso da parte dell’etichetta italiana Appaloosa.
Le esibizioni di Radoslav Lorkovic sono un favoloso caleidoscopio di suoni provenienti da vari mondi ed orizzonti, che vi coinvolgeranno in un viaggio avvincente.
