“Le canzoni di Richard Lindgren toccano profondamente il mio cuore." Mary Gauthier

“Sono nato nel sud della Svezia mi sembra molto, molto tempo fa. Soprattutto sono nato con un’anima antica. Mentre tutti i miei amici ascoltavano l’heavy metal io ero attratto da Bob Dylan e Johnny Cash e la cosa era abbastanza strana dove sono cresciuto. Ho iniziato a suonare la chitarra e il pianoforte da autodidatta ascoltando le canzoni sui dischi e cercando da solo gli accordi.”

Così Richard racconta la genesi della sua formazione di musicista e cantautore autodidatta. Pur essendo entrato a far parte di alcune band già in età giovanile, Richard comprende ben presto che la sua strada sia quella del cantautorato e già all’età di 16 anni, insieme alle sue prime esibizioni nei club, arrivano le prime canzoni. Da allora Richard non si è mai fermato, dando corpo ad un canzoniere snodatosi su oltre quindici dischi sviluppando una sua poetica dalle tonalità rock/blues imperniata su temi fondamentali dell’esistenza umana. Richard canta i desideri dell’uomo nella sua vita quotidiana, l’alienazione, il dolore e la felicità. Durante una delle sue tournée in Italia si esibisce a Recanati ed entra in contatto con la poetica di Leopardi e trovando molti punti in comune con la sa visione del mondo gli dedica una canzone intitolata Lonesome Giacomo. Oltre alla malinconia che caratterizza le sue ballate nella scrittura di Lindgren c’è anche uno spiccato senso dell’umorismo. La sua voce, le sue melodie, la sua poetica, suggeriscono emozioni forti, da folksinger e storyteller di razza qual è.

Tanti sono i riferimenti musicali che si riflettono nell’ opera di Lindgren, che Richard ha metabolizzato, rielaborandoli nella sua personale poetica; Mississippi John Hurt, Lightin’ Hopkins, Hank Williams e il grandissimo Townes Van Zandt e naturalmente Dylan e Cohen.

Nella sua vita artistica on the road Richard ha condiviso vari capitoli con diversi importanti compagni di viaggio del calibro (solo per citarne alcuni) di Ryan Adams, Mary Gauthier, Dr John e John Hiatt; con Mary Gauthier in particolare, Richard Lindgren ha sviluppato un rapporto di particolare affinità, come più volte testimoniato da entrambi.