La cantautrice Andrea Ramolo afferma di creare musica dal caos e spesso dalla miseria della condizione umana. Proprio partendo da questa sua visione della musica, ha recentemente dato alla luce il suo nuovo straordinario album in studio, il settimo della sua carriera, “Quarantine Dream” (in uscita a ottobre).
"Il disco parla di speranza estrema, paura estrema, perdita estrema, solitudine estrema e immaginazione estrema - desiderare e sperare in un domani migliore", dice Andrea.
È un disco che brilla non solo per la sua intensità musicale, ma anche per la grande quantità di collaborazioni – tanto nella scrittura quanto nella produzione musicale - di alto profilo, tutte declinate al femminile; artiste di Sarah MacDougall (produzione, mixaggio ed ingegnerizzazione oltre ad essere presente nel disco anche come musicista), Kinnie Starr e Hill Kourkoutis che hanno collaborato alla scrittura ("Free"), Brenley MacEachern e Lisa MacIsaac (più note come “Madison Violet” (che appaiono in "End of Time") e la pianista Kathryn Calder dei The New Pornographers ("Morning Glory" e "Lose Me").
Nata a Toronto da immigrati italiani, si distingue da subito per una spiccata attitudine artistica ed una marcata perseveranza, che la conducono a cimentarsi dapprima come ballerina e attrice, fino a quando, a partire dal 2008 non decide di tuffarsi nell’ambito musicale con l'uscita del suo album, “Thank You For The Ride”, seguito da un impressionante tour di quasi 200 spettacoli in tutto il Canada.
Con il suo secondo disco, “The Shadows and the Cracks”, ottiene la sua prima nomination ai Canadian Folk Music Awards. Andrea ha poi collaborato con la sua amica Cindy Doire, dando vita al duo Scarlett Jane, pubblicando due dischi con la Warner Bros. Canada, “Shadows” nel 2012 e “Scarlett Jane”, trascorrendo i successivi cinque anni in tournée; “Stranger” ha guadagnato loro altre due nomination al CFMA.
Lungo la strada, Andrea ha anche contribuito ai progetti di Lee Harvey Osmond di Tom Wilson, dove ha incontrato Michael Timmins dei Cowboy Junkies, che avrebbe prodotti i suoi successivi album da solista, a partire dallo stellare “Nuda” (in italiano). Prendendosi una pausa dalla catarsi lirica, si è poi successivamente dedicata ad un album in onore delle canzoni di Leonard Cohen, opportunamente intitolato “Homage”, che le è valso un'altra nomination al CFMA nel 2020.
Quando è scoppiata la pandemia, nel momento in cui l’Italia ha dichiarato lo stato di emergenza e il mondo ha assistito con orrore al rapido aumento del numero delle vittime, ha avvertito l’esigenza di offrire una sua testimonianza di affetto e vicinanza alla terra natale della sua famiglia, scrivendo e pubblicando la sua prima canzone originale in lingua italiana, "Una lettera", per raccogliere fondi per la Croce Rossa Italia Covid -19.
Proprio il grande coinvolgimento per la terra dei suoi avi ha convinto Andrea ad affrontare un nuovo tour in Italia, che si preannuncia degno di grandi emozioni per lei e per il pubblico che avrà l’opportunità di approfondire la conoscenza di un’artista eclettica e dalle grandi doti espressive.